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venerdì 7 ottobre 2011

Inno alla vita.

(from http://www.avvenire.it/Economia/Pagine/muore-steve-jobs.aspx)  

"Eppure l’uomo che ha portato Internet nelle nostre tasche potrebbe non essere mai nato. Quando la studentessa americana 23enne Joanne Schieble si era accorta di aspettare un bambino da Abdul Fattah Jandali, un immigrato siriano, sapeva che tenerlo sarebbe stato impossibile. Ma anziché abortire illegalmente, Joanne ha avuto il bambino e lo ha dato in adozione a una modesta famiglia armeno-americana, che lo ha allevato con amore. Permettendogli di diventare quello che è diventato: Steve Jobs"

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Come ho avuto modo di "twittare" in questi giorni (pensa, il verbo "dire" si è trasformato nel verbo "twittare") non ho mai posseduto niente che fosse marchiato mela mozzicata, Apple insomma. E sono ancora vivo.
Non ho mai osannato Jobs. Non ho mai osannato Gates. Non ho osannato nessuno. Uso pc e nell'HTC ho Android. Cerco di non essere schiavo di niente.
Ma qui non c'entra la tecnologia.
Si parla dell'umano. Pur con tutte le possibili contraddizioni che ogni personalità famosa ed affermata si porta dietro (nel suo caso, purtroppo ci sarebbe il capitolo dei suicidi in Foxconn da sviscerare), è innegabile che Steve Jobs abbia contribuito allo sviluppo tecnologico dell'era moderna e sia riuscito a trasformare Apple in un marchio riconosciuto e riconoscibile.
Io di lui non conoscevo nulla, se non i suoi prodotti e la sua malattia (negli ultimi anni). Ma ieri ho scoperto il suo essere figlio adottivo, figlio "miracolato" in un certo senso se si pensa alle circostanze legate alla sua nascita.

Che dire? Un inno alla vita, come ha detto qualcuno che mi è vicino.

Ciao.

martedì 4 ottobre 2011

Musica = Vita = Speranza.

La musica mi ha salvato la vita. Certo, mi ha fatto stare (e mi fa stare) anche male, ma questo accade perché sono vittima dei miei disegni mentali, oltre che di angherie e di finte amicizie "di comodo".
Ma questa è un'altra storia ed è inutile (ri)parlarne in questa sede.
In questo piccolo post (questo post-ino, praticamente) volevo solo condividere con te una emozione molto forte che ho vissuto l'altra sera (domenica sera). Considera che, fortunatamente, in casa Piubello G. il TG1 non si guarda più, preferendo optare per il TG di LA7 che almeno le notizie (non tutte, ovvio) le trasmette.
Beh, non sempre il diggggitale terrestre (scoperta del ca22o del secolo, seconda forse solo all'asciuga orecchie) risulta d'aiuto, anzi, molto spesso decide ad minchiam di rovinare il segnale e di impedire a noi, tapini, di assistere al suddetto tg mentanista.
Fatto sta che domenica sera si era sul TG1. E ad un certo punto è partito, in zona gustigelato-caldochenonpassamai-estateinfinita-tetteculispiaggia, un servizio sulla prima manifestazione musicale in Afghanistan dopo tempo immemore.
Che dire? Ho sentito dentro delle vibrazioni fortissime. Vedere quei poveri ragazzi afghani, gioventù violate dall'illibertà alla quale sono stati sottoposti, dimenarsi a più non posso (quasi buffi, nel loro ancheggiare), scaricando la tensione accumulata da anni di bombe, talebani, sangue e morte..beh, mi ha emozionato, mi ha stravolto. Mi ha dato l'ennesima conferma che la musica può essere davvero vita e può donare speranza.
Ecco un video, pubblicato sul Corriere, in cui si parla di questo fatto:
http://video.corriere.it/torna-musica-vietata-talebani-/0d071780-edc5-11e0-8721-690dea02417b

Tutto qua, volevo solo condividere questi fremiti interiori. Occhi rossi d'emozione.
Se mi sentissero, direi a questi ragazzi di non smettere di sperare anche se posso solo provare ad immaginare quanto sia stata e sia dura.
Musica = Vita = Speranza = Riscatto = Ripartenza

Musica come equazione infinita.

Ciao, a presto.

PS: un abbraccio forte ad un amico, ad una delle persone che in questi ultimi 8-10 anni ho sentito più vicino nonostante la lontananza, più presente nell'assenza. E che spesso passa di qui. Un abbraccio Wilkie.
Sai che so. E sai che non ho parole. Se hai bisogno, comunque, ci sono. Un abbraccio, ancora.